CENTROPOLITICA

Luana Angeloni: “Con Volpini sindaco Senigallia crescerà”

Luana Angeloni: “Con Volpini sindaco Senigallia crescerà”

“Il candidato del centrosinistra interpreta la solida tradizione di governo, ma anche il bisogno di un nuovo sviluppo turistico della città e di valorizzazione delle frazioni”

SENIGALLIA – È il 1975, è passato solo un anno dal referendum sul divorzio che, con la vittoria del no, ha scritto una pagina fondamentale per i diritti delle donne. La condizione femminile è ancora condizionata dalla tradizione che la vuole in casa, dimessa, che lavori ma non troppo, che inizi ad essere indipendente ma senza esagerare. Negli stessi anni in cui in Italia esiste ancora il delitto d’onore, abolito solo nel 1981, tante sono ancora le donne del focolare, poche, ma sempre di più, quelle che sentono il vento della libertà e militano in organizzazioni femministe come l’Udi, l’Unione delle donne italiane. Tra le sue attiviste c’è anche una giovane di Monterado, Luana Angeloni che nel 1975, a soli 23 anni, diventa Sindaca del suo paese natale.

Giovane e donna, Luana Angeloni, è un simbolo in anni in cui era impensabile non solo che una donna diventasse Prima cittadina, ma anche solo declinare al femminile i nomi delle cariche istituzionali ricoperte da donne.

Dopo essere stata anche deputata e senatrice, Luana Angeloni nel 2000 viene chiamata a guidare il centrosinistra a Senigallia e da quel momento inizia una nuova storia per la città. Sono gli anni della tanto contestata quanto fondamentale complanare, quelli in cui nasce il Summer Jamboree che segna il destino turistico di Senigallia, quelli della prima pista ciclabile.

A pochi giorni della chiusura di questa campagna elettorale post-Covid che eleggerà il nuovo Sindaco, Luana Angeloni in questa intervista spiega perché bisogna votare Fabrizio Volpini.

  • Luana Angeloni come vive questa campagna elettorale in cui due dei suoi compagni di viaggio più stretti sono candidati uno al Comune e l’altro alla Regione?

È un momento per me esaltante, perché con loro abbiamo cominciato vent’anni fa prendendo in mano la città di Senigallia e guidandola, io per i primi dieci anni, poi Maurizio per gli altri dieci e Fabrizio nei vari ruoli di consigliere e assessore è stato parte di questo percorso.

Oggi per me è motivo di grande orgoglio avere questi compagni di strada in pista per ruoli così prestigiosi, con cui ho condiviso un progetto per la città e una visione politica e anche un modo di fare che ha fatto crescere molto Senigallia, una città in cui si vive bene, apprezzata e migliorata molto in questi anni sul piano culturale, sociale ed economico.

  • Questa campagna elettorale la sta vivendo anche dal vivo in prima persona partecipando ad alcuni incontri del candidato Volpini. Come mai è tornata in campo?

Ho partecipato a degli incontri quando qualche candidato della frazione o del quartiere mi ha coinvolta. Ho sostenuto fin dall’inizio il percorso di Fabrizio, lo considero il candidato giusto per questa fase e l’ho accompagnato in una decisione per lui non semplice. La campagna elettorale, poi, è sempre appassionante.

Ho ritrovato un senso d’appartenenza a questo gruppo pieno di giovani che oggi si ritrova intorno a Fabrizio, che è l’area del centro sinistra che ha sostenuto prima me, poi Maurizio e che oggi vuol proseguire questo percorso con Fabrizio.

  • Dopo Luana Angeloni, Senigallia non ha più avuto né aveva avuto prima una Sindaca. Come mai?

Io ho avuto questo privilegio di poter guidare una città bella, interessante, creativa come Senigallia. Nonostante la mia esperienza in Regione, alla Camera e al Senato, questa è stata l’esperienza più significativa. E ciò è stato possibile anche grazie a quel mondo femminile di Senigallia molto protagonista nei diversi ambiti della vita sociale e culturale della città.

L’elezione di una sindaca ha valorizzato la ricchezza delle donne senigalliesi, al mio fianco sia in Giunta che in Consiglio comunale. Abbiamo istituito il Consiglio delle donne organismo di rappresenta femminile dal basso: un’esperienza positiva.

Anche in queste elezioni vedo molto protagonismo delle donne, presenti numerose nelle liste.

  • Vede delle somiglianze tra la fase in cui si passò dal decennio Angeloni a Mangialardi e questa in cui finiscono i dieci anni del Sindaco candidato alla presidenza della Regione?

 Quando finisce un ciclo di dieci anni in cui un Sindaco ha guidato la città se ne deve aprire un altro che tiene conto dell’esperienza passata, ma che ha bisogno di innovazione e cambiamento. Così è stato tra me e Mangialardi. Io in dieci anni ho gettato le basi di un nuovo modello di città, Mangialardi ha proseguito su alcune linee, ma poi ha introdotto il suo metodo, la sua visione e il suo stile. Anche questo periodo ora si è concluso, ora si apre un’altra fase.

  • Quale consiglio si sente di dare a Volpini qualora dovesse indossare la fascia tricolore?

Con Volpini Sindaco le basi saranno quelle tracciate dal centrosinistra al governo in questi vent’anni che ha trasformato la città, senza fermarsi a ciò che è stato fatto.

Dopo anni di crisi economica e sociale, a cui si aggiunge la recente crisi sanitaria, che non hanno consentito investimenti né pubblici né privati, si apre una nuova fase. Oggi ci sono tante potenzialità della città rimaste inespresse che vanno realizzate. Bisogna ripartire dalla riqualificazione dei lungomari e delle strutture ricettive, ma anche del polo Sacelit-Italcementi, hotel Marche, area piazzale Morandi, ex campi da tennis Ponte Rosso.

Ci sono zone che contengono le potenzialità di un nuovo sviluppo turistico della città e delle sue infrastrutture necessarie come il collegamento della città storica con il porto.

Poi penso alle frazioni, un mondo vitale, oggi in difficoltà a causa della crisi, che ha un’identità forte e un senso di comunità che sono una ricchezza per tutta la città.

Io ho fiducia che si potrà continuare a far crescere questa città, così incredibile e sorprendente in cui c’è una creatività, inventiva e intraprendenza, una città d’eccellenza in tanti ambiti e questo per una città medio piccola come Senigallia è qualcosa di raro.

  • Perché votare Fabrizio Volpini?

Fabrizio potrà essere un buon sindaco per Senigallia, perché è una persona autentica, generosa, appassionata e ha una visione politica. È una persona libera nel suo vivere la politica e questo lo rende a volte ‘anomalo’ rispetto a un modo di fare per cui bisogna sempre piacere a tutti. Lui è autentico e a volte ciò lo rende, come sento dire, spigoloso o antipatico. Io penso che uno debba essere se stesso. Lui ha un carattere molto determinato e ha molta passione e penso possa fare bene alla guida di Senigallia.

Fabrizio con l’esperienza che ha e il suo radicamento forte in ogni ambito della città ha le conoscenze ed è riconosciuto come la persona che può interpretare il bisogno di novità che Senigallia ha. I problemi di una città sono sicuramente tanti e Volpini ha la possibilità di interpretare le nuove risposte da dare in termini sociali e di sostegno alle persone che sono in difficoltà. Uno come Fabrizio conosce la realtà, perché cura le persone e ha a cuore le persone e quindi ha quella sensibilità in più che lo aiuterà.

 

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